Supinatori, pronatori o neutri: la scelta delle calzature corrette per escursionismo trekking e lunghi cammini

Supinatori, pronatori o neutri: la scelta delle calzature corrette per escursionismo trekking e lunghi cammini

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Tempo di lettura: 7 minuti

Introduzione

Uno dei fattori più trascurati quando si parla di trekking, escursionismo o lunghi cammini è la scelta della calzatura corretta.

Spesso, l’attenzione si focalizza sull’impermeabilità, la traspirabilità o la rigidità della scarpa, trascurando un elemento fondamentale: il modo in cui i nostri piedi interagiscono con il terreno.

Il modo in cui consumi la suola della tua scarpa può rivelare molto sul tuo stile di camminata, influenzando non solo la scelta della calzatura, ma anche la prevenzione di infortuni.

Supinatori, pronatori e neutri: cosa significano questi termini?

Il consumo delle suole delle scarpe può essere un indicatore affidabile del nostro appoggio plantare, che si divide principalmente in tre categorie:

Supinatori, pronatori o neutri: la scelta delle calzature corrette per escursionismo trekking e lunghi cammini
Supinatori, pronatori o neutri: la scelta delle calzature corrette per escursionismo trekking e lunghi cammini
  • Supinatori: Chi cammina appoggiando la parte esterna del piede. La supinazione si verifica quando il piede rotola verso l’esterno durante il passo, riducendo l’assorbimento dell’impatto. Questa situazione può creare maggiore stress sulle articolazioni e sui muscoli, in particolare caviglie e ginocchia. In genere, le suole delle scarpe dei supinatori tendono a consumarsi maggiormente sul lato esterno.
  • Pronatori: Al contrario dei supinatori, i pronatori tendono ad appoggiare il piede verso l’interno. Questo fenomeno, chiamato pronazione, permette un migliore assorbimento degli urti, ma un eccesso di pronazione può causare squilibri e dolori. Le scarpe di un pronatore mostrano un consumo più evidente nella parte interna della suola, soprattutto nell’area del tallone.
  • Neutri: Chi ha un’andatura neutra ha un appoggio bilanciato del piede, senza rotolare eccessivamente né verso l’esterno né verso l’interno. Le suole delle scarpe si consumano in modo uniforme, e l’equilibrio tra assorbimento dell’impatto e distribuzione del peso è ideale per prevenire infortuni.
Supinatori, pronatori o neutri: la scelta delle calzature corrette per escursionismo trekking e lunghi cammini
Supinatori, pronatori o neutri: la scelta delle calzature corrette per escursionismo trekking e lunghi cammini

L’importanza di scegliere la giusta calzatura

Ora che conosci il tuo stile di camminata, la scelta della calzatura diventa essenziale.

Non tutte le scarpe sono uguali, e indossare quelle sbagliate può aumentare il rischio di lesioni a lungo termine, in particolare durante le escursioni su terreni accidentati o durante cammini lunghi.

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I problemi collaterali derivanti dall’uso prolungato di scarpe sbagliate: come evitare infortuni e disagi nel trekking e nei lunghi cammini

Quando si utilizzano scarpe inadatte per lunghi periodi di tempo, soprattutto in attività come il trekking o il cammino, gli effetti negativi possono estendersi oltre il semplice disagio.

L’uso di calzature non conformi al proprio tipo di appoggio o necessità biomeccaniche può causare una serie di problemi che non solo compromettono le prestazioni, ma possono anche portare a infortuni cronici o lesioni più gravi.

Vediamo quali sono i principali rischi e come evitarli.

Dolori alle articolazioni: caviglie, ginocchia e anche

L’uso di scarpe che non supportano correttamente il piede porta spesso a un’errata distribuzione del carico sul corpo.

Questo può provocare un’eccessiva pressione sulle articolazioni, in particolare su:

  • Caviglie: Un supporto inadeguato, specialmente per i supinatori o i pronatori, può destabilizzare la caviglia e causare torsioni o distorsioni frequenti. Il rischio di stiramenti o lacerazioni dei legamenti aumenta, soprattutto su terreni accidentati.
  • Ginocchia: Le ginocchia sono particolarmente vulnerabili, poiché sono la principale articolazione responsabile dell’assorbimento dell’impatto durante il cammino. Un appoggio scorretto può generare dolori alle ginocchia, condromalacia rotulea (dolore al ginocchio anteriore) o sindrome della bandelletta ileotibiale (infiammazione del tessuto lungo la parte esterna del ginocchio e della coscia).
  • Anche: Quando i piedi non sono adeguatamente supportati, l’intero allineamento corporeo viene compromesso. Questo porta a uno stress eccessivo sulle anche, che possono soffrire di infiammazioni o dolori cronici, portando potenzialmente a problemi come la borsite o la sindrome da conflitto femoro-acetabolare.

Problemi alla colonna vertebrale

Le scarpe sbagliate possono alterare la postura e la meccanica del corpo durante la camminata.

Ciò può influire negativamente sulla colonna vertebrale, provocando:

  • Mal di schiena: Un appoggio scorretto del piede costringe la colonna vertebrale a compensare, generando tensioni muscolari, dolori lombari e cervicali.
  • Spostamenti della colonna: Un uso prolungato di scarpe che non rispettano la biomeccanica del piede può persino influenzare la struttura della colonna vertebrale, con un maggiore rischio di discopatie (problemi ai dischi intervertebrali) o scoliosi.

Tendiniti e fascite plantare

Uno degli infortuni più comuni derivanti dall’uso di scarpe inappropriate è la fascite plantare, una dolorosa infiammazione della fascia plantare (la banda di tessuto che corre lungo la pianta del piede).

La fascite plantare si sviluppa spesso quando le scarpe non offrono sufficiente supporto all’arco plantare, specialmente nei pronatori.

Anche i supinatori, con la loro tendenza a esercitare pressione sulla parte esterna del piede, sono vulnerabili a questa condizione.

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Un altro infortunio comune è la tendinite di Achille, che si verifica quando le scarpe non forniscono un adeguato assorbimento degli urti o non supportano correttamente il tallone.

Il tendine d’Achille è sottoposto a stress continuo, con conseguenti micro-lacerazioni o infiammazioni croniche.

Calli, vesciche e deformazioni

Un uso prolungato di scarpe inadatte può causare problemi ai piedi più superficiali ma comunque fastidiosi, tra cui:

  • Calli e duroni: L’attrito continuo tra il piede e una scarpa inadatta può portare alla formazione di calli e duroni, specialmente nelle zone di maggiore pressione come i talloni e le dita.
  • Vesciche: Scarpe che non si adattano correttamente alla forma del piede possono causare vesciche dovute all’eccessivo sfregamento. Questo problema è particolarmente fastidioso durante lunghe escursioni, poiché le vesciche possono rapidamente compromettere la capacità di continuare a camminare.
  • Deformazioni delle dita: Scarpe troppo strette o con una forma non adeguata possono portare a deformazioni come le dita a martello o l’alluce valgo (deformità dell’alluce che si inclina verso le altre dita).

Stanchezza cronica e riduzione delle prestazioni

Indossare scarpe inadatte aumenta lo sforzo muscolare e l’energia necessaria per mantenere l’equilibrio e camminare correttamente.

Questo porta a una stanchezza muscolare precoce, riducendo la resistenza e le prestazioni complessive durante un’escursione o un lungo cammino.

Nel tempo, questa stanchezza cronica può compromettere seriamente la tua capacità di affrontare percorsi più lunghi o difficili.

Compensazione muscolare e squilibri posturali

Quando i piedi non ricevono il supporto corretto, il corpo inizia a compensare attivando muscoli non destinati a determinati movimenti.

Questa compensazione può portare a:

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  • Squilibri muscolari: Il continuo adattamento dei muscoli a una biomeccanica errata provoca squilibri, con alcuni muscoli che lavorano più del necessario e altri che si indeboliscono.
  • Postura scorretta: L’uso prolungato di scarpe inadatte può alterare la postura, creando problemi che si estendono a livello del bacino, della colonna vertebrale e delle spalle.

Come prevenire questi problemi?

  • Analisi biomeccanica: Come già menzionato, una corretta analisi dell’appoggio del piede (supinatore, pronatore o neutro) è fondamentale per scegliere la scarpa giusta.
  • Sostituzione periodica delle scarpe: Anche le migliori scarpe da trekking si usurano nel tempo. Non aspettare che le scarpe siano completamente consumate prima di sostituirle, poiché la capacità di supporto e ammortizzazione si riduce gradualmente.
  • Scarpe adatte al terreno: Il tipo di terreno influisce sulla scelta della scarpa. Terreni rocciosi richiedono maggiore stabilità e protezione del piede, mentre terreni morbidi possono richiedere più ammortizzazione.
  • Plantari ortopedici: In alcuni casi, può essere utile utilizzare plantari personalizzati per compensare i difetti di appoggio e migliorare il comfort e la prevenzione degli infortuni.

Calzature per supinatori, pronatori e neutri

Calzature per supinatori

I supinatori necessitano di calzature con un’ammortizzazione eccellente.

La ridotta capacità del piede di assorbire l’impatto richiede scarpe che offrano un buon supporto sotto l’arco plantare e una maggiore morbidezza nelle aree del tallone e della pianta.

È consigliabile scegliere scarpe con suola più larga e rinforzi laterali per favorire la stabilità.

Calzature per pronatori

I pronatori richiedono scarpe con un buon supporto nella parte mediale del piede, dove avviene il maggior carico.

Scarpe con caratteristiche di “stabilità” o “motion control” sono ideali per contrastare l’eccessiva pronazione.

Questi modelli sono progettati per distribuire uniformemente il peso e prevenire un’eccessiva rotazione del piede verso l’interno.

Calzature per andatura neutra

Chi ha un’andatura neutra ha una maggiore libertà di scelta, ma non deve comunque sottovalutare la necessità di un buon assorbimento degli urti e una struttura solida.

Scarpe con ammortizzazione moderata e supporto adeguato nell’arco plantare sono perfette per garantire comfort e protezione durante escursioni e lunghi cammini.

Come determinare il tuo tipo di appoggio?

  • Controllo delle suole delle scarpe: Guarda le scarpe che hai usato di più. Se il consumo è maggiore nella parte esterna, potresti essere un supinatore; se è più evidente all’interno, potresti essere un pronatore. Se il consumo è distribuito uniformemente, hai probabilmente un’andatura neutra.
  • Test dell’impronta: Un altro metodo semplice è il test dell’impronta. Dopo aver bagnato i piedi, lascia un’impronta su una superficie liscia. Se la parte interna del piede (arco plantare) è poco visibile, potresti essere un supinatore; se è molto visibile, potresti essere un pronatore. Un’impronta ben bilanciata indica un’andatura neutra.
  • Esame professionale: Se hai dubbi, un esame da parte di un podologo o un esperto in biomeccanica può offrire un’analisi accurata. Molti negozi specializzati in scarpe da trekking o running offrono anche servizi di analisi dell’appoggio tramite tapis roulant e telecamere.

Conclusione

La scelta di calzature adatte al proprio tipo di appoggio è cruciale per prevenire infortuni, migliorare il comfort e prolungare la durata delle scarpe stesse.

Che tu sia un supinatore, pronatore o neutro, investire in scarpe specifiche può fare una grande differenza nelle tue esperienze outdoor, permettendoti di affrontare ogni sentiero con sicurezza e protezione.

Utilizzare scarpe inadatte non è solo una questione di scomodità: i rischi per la salute a lungo termine possono essere gravi, soprattutto per chi pratica trekking o cammini di lunga durata.

Prendersi il tempo di analizzare il proprio appoggio e scegliere calzature adatte può prevenire una vasta gamma di problemi fisici, migliorando il comfort, la resistenza e la sicurezza nelle tue avventure outdoor.

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