
Introduzione
Negli ultimi anni, il concetto di terapia forestale ha guadagnato sempre più attenzione, specialmente tra coloro che cercano un approccio naturale e olistico al benessere psicofisico.
La terapia forestale, conosciuta anche come shinrin-yoku (bagno di foresta in giapponese), si basa sull’idea che il contatto con la natura, e in particolare con le foreste, possa avere effetti benefici profondi sulla salute mentale, emotiva e fisica.
Ma cosa rende le foreste così potenti nel processo di guarigione?
In questo articolo, esploreremo le basi scientifiche della terapia forestale, i benefici, e come integrarla nella pratica escursionistica.
Le basi scientifiche della terapia forestale
Le foreste non sono solo un ambiente esteticamente piacevole, ma racchiudono composti biochimici che interagiscono direttamente con il corpo umano. Gli alberi, in particolare le conifere, emettono sostanze volatili chiamate fitoncidi.
Questi composti hanno dimostrato di avere effetti positivi sul sistema immunitario, aumentando l’attività delle cellule NK (natural killer), che aiutano il corpo a combattere le infezioni e persino le cellule tumorali.

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Diversi studi condotti in Giappone e Corea del Sud hanno evidenziato come il semplice trascorrere del tempo in una foresta possa ridurre i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), abbassare la pressione sanguigna e migliorare il tono dell’umore.
Oltre agli effetti chimici, la terapia forestale offre un’immersione multisensoriale che coinvolge suoni, odori e immagini, stimolando una connessione profonda con la natura.
Benefici sul sistema nervoso
La pratica della terapia forestale è stata associata a una riduzione dell’attività della risposta simpatica, che è responsabile della “reazione di lotta o fuga” in situazioni di stress.
Allo stesso tempo, si osserva un aumento dell’attività del sistema parasimpatico, che promuove il rilassamento e la guarigione.
Questo equilibrio autonomico riduce sintomi legati all’ansia, all’insonnia e alla depressione.
Effetti fisici e mentali
- Riduzione dello stress: Come accennato, il contatto con la natura ha dimostrato di ridurre i livelli di cortisolo nel sangue. Ciò comporta una sensazione di calma e benessere generale.
- Miglioramento dell’umore: Molti partecipanti a programmi di terapia forestale riportano un miglioramento del loro stato d’animo e una maggiore chiarezza mentale.
- Incremento delle difese immunitarie: L’esposizione ai fitoncidi stimola il sistema immunitario, migliorando la capacità del corpo di combattere le malattie.
- Riconnessione con se stessi: Lontani dalla frenesia della vita urbana, il tempo trascorso in foresta aiuta a riscoprire se stessi, favorendo introspezione e mindfulness.
La terapia forestale e il trekking
Per gli appassionati di trekking e outdoor, la terapia forestale può essere una naturale estensione delle loro escursioni.
Combinare il trekking con la terapia forestale consente di ottenere sia i benefici fisici dell’attività aerobica sia quelli mentali del contatto diretto con la natura.
Tuttavia, la chiave della terapia forestale è il ritmo lento e consapevole: non si tratta di coprire grandi distanze, ma piuttosto di immergersi nell’ambiente circostante, osservando i dettagli e respirando profondamente.
Come integrare la terapia forestale nel trekking
- Scegliere il luogo giusto: Le foreste primarie o antiche, con una ricca biodiversità, sono ideali per la terapia forestale. Tuttavia, anche parchi o aree boschive più piccole possono offrire benefici.
- Rallentare il passo: Piuttosto che concentrarsi sulla meta, la terapia forestale richiede di rallentare, notare l’ambiente e permettersi di essere presente nel momento.
- Respirazione consapevole: Praticare la respirazione diaframmatica mentre si cammina tra gli alberi amplifica gli effetti rilassanti dei fitoncidi.
- Prendere pause frequenti: Fermarsi per qualche minuto ad ascoltare i suoni della foresta o a osservare la luce che filtra tra le foglie può migliorare la sensazione di calma.
- Evitare distrazioni: Spegnere il telefono o metterlo in modalità silenziosa, limitando le interruzioni, aiuta a creare una connessione più profonda con l’ambiente naturale.
Le foreste italiane ideali per la terapia forestale
In Italia, abbiamo la fortuna di avere una grande varietà di foreste che si prestano perfettamente alla terapia forestale. Alcune delle più note includono:
- Foresta di Vallombrosa (Toscana): Conifere secolari e un’atmosfera quasi mistica rendono questa foresta una meta ideale per un’esperienza rigenerante.
- Bosco del Cansiglio (Veneto): Una delle più antiche foreste del Paese, caratterizzata da una ricca biodiversità e ampi spazi per camminare in tranquillità.
- Foresta Umbra (Puglia): Parte del Parco Nazionale del Gargano, questa foresta millenaria è un vero e proprio polmone verde che offre una pace unica.
Conclusione
La terapia forestale è una pratica semplice ma profondamente efficace che chiunque può adottare per migliorare il proprio benessere.

Per chi è già un amante del trekking e dell’escursionismo, integrare questa tecnica può amplificare i benefici dell’esperienza outdoor.
In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dalla vita frenetica, trovare momenti per riconnettersi con la natura diventa essenziale.
Le foreste ci ricordano la nostra connessione con il mondo naturale e ci offrono un rifugio di pace, guarigione e rigenerazione.
