Alla Quercia delle Streghe
Percorso ad anello dal borgo di Montecarlo di Toscana alla Quercia delle Streghe
La Quercia delle Streghe
La Quercia delle Streghe o Farnia delle Streghe è un albero monumentale in provincia di Lucca.
Si tratta di un esemplare di roverella (Quercus pubescens), la specie di quercia più diffusa in Italia.
La Quercia delle Streghe è situata nel parco di villa Carrara a Gragnano, frazione di Capannori, in località San Martino in Colle.
Il possente albero vanta una età approssimativa di 600 anni.
Esso presenta un’altezza di 15 metri, un tronco dalla circonferenza di circa 4 metri ed una chioma di oltre 40 metri di diametro, misure che consentono alla Quercia di essere classificata seconda in Toscana per dimensioni.
La particolarità di questa pianta è la tendenza ad espandere la chioma in direzione parallela al terreno, cosa non comune in questa specie.
Storia
La Quercia delle Streghe versa attualmente in buone condizioni, nonostante alcune brutte avventure capitate negli anni.
Innanzi tutto, nei primi anni del secolo scorso, alcuni vandali spezzarono alcuni rami sedendovici sopra.
Successivamente, durante la seconda guerra mondiale, la quercia fu individuata dagli occupatori nazisti come legna da ardere, ma poi il progetto di abbattere l’albero monumentale fortunatamente sfumò grazie alla mobilitazione degli abitanti di San Martino in Colle.
In seguito negli anni Sessanta l’albero fu colpito da un fulmine che gli causò importanti danni.
Negli ultimi anni ha subito danneggiamenti delle radici per colpa dei troppi turisti che hanno calpestato il terreno intorno alla pianta ed è stata colonizzata da insetti infestanti che nidificano all’interno del tronco.



Leggenda
Si narra che la espansione della chioma in senso orizzontale sia dovuta al fatto che un gruppo di streghe solesse tenere i loro Sabba sui rami della Quercia, da cui il nome Quercia delle Streghe e che questo abbia causato tale insolito sviluppo dei rami.
La quercia è proprio quella che a fine ‘800 ha ispirato Carlo Lorenzini, universalmente conosciuto come Collodi, per la storia di Pinocchio.
Il paese di Collodi diede i natali alla madre del celebre scrittore nato invece a Firenze.
Sarebbe proprio questa la “quercia grande” dove, nella storia di Collodi, Pinocchio venne impiccato dagli assassini che volevano rubargli le monete d’oro.
La stessa quercia vicino alla quale il burattino di legno incontrò il Gatto e la Volpe, che lo convinsero a sotterrare poi i denari nel Campo dei Miracoli della città di Acchiappa-Citrulli.
Con buone probabilità, nella fantasia di Collodi, il Paese dei Balocchi era la rappresentazione del reale settembre Lucchese, periodo durante il quale quell’intera zona è luogo di fiere e mercati.
Montecarlo di Toscana
Montecarlo è un borgo Medioevale fortificato a dominio della piana di Lucca, situato su di un colle isolato a 162 slm a cavallo tra la Lucchesia e la Valdinievole.
Questi territori, di recente intensa urbanizzazione, presentano caratteristiche geomorfologiche diverse: La Lucchesia, integralmente irrigua in pianura, in cui prevale la coltura del mais, la Valdinievole, punteggiata di serre per la coltivazione dei fiori dove la vicina Pescia è il centro a livello internazionale per la floricultura.
Il colle di Montecarlo è coltivato a viti e ulivi, e vi si produce un olio di notevole qualità e pregiati vini DOP.
Il Montecarlo bianco e il Rosso di Montecarlo sono le eccellenze.
Il suo territorio è attraversato dalla “Strada del vino e dell’olio di Lucca, Montecarlo e Versilia”, percorso enoturistico istituito nel 1999.
Il nucleo originario di Montecarlo era il borgo di Vivinaia, antica proprietà dei Duchi della Tuscia, che sorgeva alle pendici del colle.
Nella prima meta del 1300 il paese fu devastato dai fiorentini e le autorità lucchesi decisero di rifondare il borgo sulla sommità del Colle del Cerruglio, dove sorgeva la fortezza omonima.
Qualche anno dopo il nuovo borgo prese il nome di Montecarlo in onore del futuro imperatore Carlo IV di Lussemburgo, che aveva aiutato Lucca a liberarsi dall’occupazione pisana.
Il percorso
Il percorso di circa 12 chilometri inizia dal bellissimo borgo di Montecarlo e su strade vicinali asfaltate e bianche ed un sentiero di giunzione, arriva alla ultracentenaria Quercia delle Streghe per poi ritornare al borgo.
Qualche tratto è su una variante della Via Francigena.
Si consiglia l’utilizzo di un Gps o di una mappa perché non esiste una segnaletica del percorso.
Per mangiare, visto che il ritorno al borgo è stato per l’ora di pranzo, abbiamo provato l’osteria “La Buca del Norcino” rivelatesi una scoperta fantastica: lasciatevi consigliare dai locandieri e ne rimarrete piacevolmente soddisfatti.
Difficoltà T
Quercia delle Streghe
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Fonte:
Wikipedia Quercia delle Streghe