La via di San Galgano e la spada nella roccia

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La Val di Merse è un territorio incontaminato che si estende nella parte sud-occidentale tra le Crete Senesi e le prime propaggini nord-orientali delle Colline Metallifere della Maremma, in Toscana.

Il paesaggio naturale è rappresentato da dolci colline e vallate ricche di boschi di lecci mentre sulle alture i castagneti contrastano in paesaggio.

Questo aspetto naturale caratterizza gran parte della Riserva Naturale del Basso Merse, classificata come sito di interesse comunitario.

La Val di Merse ha avuto il suo massimo splendore nel periodo medievale, per questo motivo si trovano numerose chiese, pievi e abbazie, tra cui la più importante quella di San Galgano.

La rete dei sentieri
La rete dei sentieri

Lungo i fiumi Farma and Merse, ci sono molti resti di antichi mulini medievali che sfruttavano l’acqua per generare energia per la lavorazione del ferro, della lana, del grano.

Nei pressi di Monticiano, lungo il Farma nel comune di Roccastrada ci sono ancora i resti di molte ferriere costruite qui dalla fine del 1200.

Nella zona di Chiusdino dopo l’anno 1000 sorsero numerosi castelli specializzati nello sfruttamento delle miniere come quella di Miranduolo e i ricchi monasteri costruirono dozzine di mulini per produrre farina e lavorare la lana, come ad esempio a San Galgano.

La Val di Merse ha inoltre una lunga tradizione culinaria: da non perdersi sono la carne della Cinta Senese, tipico suino, la minestraccia, una zuppa della tradizione della cucina povera toscana e i piatti a base di funghi o cacciagione, frutto dei boschi di queste zone.

Su uno dei cocuzzoli delle Colline Metallifere si erge il borgo di Chiusdino, di antica origine longobarda, che domina tutta la vallata del Merse.

In questo borgo, da una famiglia della nobiltà locale, nacque Galgano Guidotti, cavaliere medievale divenuto successivamente Santo scegliendo una vita da eremita.

E’ possibile visitare l’eremo di Monte Siepi, ubicato su un’altura più in valle, dove è posta la famosa “spada nella roccia” conficcata dal Santo-cavaliere a dimostrazione della sua scelta.

Il Santo viene festeggiato il 3 dicembre e in tal giorno avviene il pellegrinaggio che in cammino dal borgo di Chiusdino, seguendo strade di campagna, arriva all’eremo di Monte Siepi dove in prossimità si erge l’abbazia di San Galgano.

San Galgano è un’abbazia cistercense del 1200 sita ad una trentina di chilometri da Siena, nel comune di Chiusdino.

La chiesa rispetta perfettamente i canoni della abbazie cistercensi i quali, stabiliti dalla regola di San Bernardo, prevedevano norme precise per quanto riguarda la localizzazione, lo sviluppo planimetrico e lo schema distributivo degli edifici.

Le abbazie dovevano sorgere lungo le più importanti vie di comunicazione, in questo caso la via Maremmana, per render più agevoli le comunicazioni con la casa madre.

Di San Galgano si sa che morì nel 1181 e che convertitosi dopo una giovinezza disordinata, si ritirò a vita eremitica per darsi alla penitenza, con la stessa intensità con cui si era prima dato alla dissolutezza.

Il momento culminante della conversione, avvenne nel giorno di Natale del 1180, quando Galgano, giunto sul colle di Montesiepi, infisse nel terreno la sua spada, allo scopo di trasformare l’arma in una croce.

Nella Rotonda c’è un masso dalle cui fessure spuntano un’elsa e un segmento di una spada corrosa dagli anni ed ora protetta da una teca.

L’evidente eco del mito arturiano non ha mancato di sollevare curiosità e, ovviamente, qualche ipotesi ardita su possibili relazioni fra la mitologia della Tavola Rotonda e la storia del santo chiusdinese.

In molte biografie di San Galgano si accenna a contatti che il santo avrebbe avuto con l’eremo di San Guglielmo di Malavalle nei pressi Castiglione della Pescaia in provincia di Grosseto.

Molte sono le affinità tra i due personaggi: entrambi cavalieri, decisero di votarsi alla vita eremitica abbandonando la milizia terrena, entrambi avevano legami con la materia arturiana.

San Galgano infigge la spada nella roccia, con gesto simile, ma inverso a quello di Artù che la estrae.

Guglielmo, secondo una tradizione popolare antica in certi comuni della zona della Maremma sarebbe in realtà Guglielmo X d’Aquitania, padre di Eleonora alla cui corte operò Chrétien de Troyes, autore di un testo nel quale compare per la prima volta il Santo Graal.

Guglielmo X duca d’Aquitania morì nel 1137 mentre stava recandosi in pellegrinaggio a Santiago de Compostela ma nessuno mai vide la sua salma.

Leggende orali del luogo raccontano che il Sacro Graal sia nascosto o costudito nell’ Eremo di Monte Siepi, teoria confermata proprio per la passata presenza di questi due cavalieri Galgano e Guglielmo.

Negli ultimi anni della sua vita Galgano era entrato in contatto con i Cistercensi e furono proprio loro ad essere chiamati a fondar la prima comunità di monaci che risulta già attiva nel 1201.

Sotto l’impulso di questo primitivo nucleo monastico, ai quali si erano uniti molti nobili senesi e alcuni monaci provenienti direttamente dall’abbazia di Clairvaux, nel 1218 si iniziarono i lavori di costruzione dell’abbazia nella sottostante piana della Merse.

Il percorso

Il percorso è circa 27 chilometri ed inizia dal vicino luogo denominato Palazzetto a circa due chilometri prima dell’incrocio per l’abbazia, per chi proviene dal mare.

Si può iniziare la camminata anche dall’area dell’abbazia per poi ritornarci alla conclusione del giro.

Lungo il percorso è possibile vedere Il Mulino delle Pile (il Mulino Bianco della pubblicità Barilla) oggi adibito a ristorante.

Dopo alcuni chilometri è la volta di un antico cimitero di fine ‘800 ed il castello di Luriano.

Ancora più avanti un’antica e suggestiva chiesetta si erge sulla strada.

L’antica via di Transumanza Maremmana riporta in direzione dell’abbazia costeggiando nel tratto finale il fiume Merse dove il guado finale farà concludere il percorso dopo qualche centinaio di metri.

Nei pressi dell’abbazia è ubicato un bar e ristorante.

Così anche nella vicina borgata del Palazzetto. Si consiglia di informarsi per gi orari di apertura.

Distanza 23,8 km

Quota max 488 m

Dislivello in salita 510 m

Difficoltà EE

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Lf Hiker | E.Pointal contributor

San Galgano trekking   

Profile

50 100 150 200 5 10 15 Distance (km) Elevation (m)
No data elevation
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Di Walt

TOSCANA, MASSA MARITTIMA. ISTRUTTORE DI TREKKING E NORDIC WALKING CSEN-CONI. Le mie passioni sono il Trekking, il Nordic Walking, la montagna, i viaggi “zaino in spalla”, la preistoria e gli Etruschi, la fotografia, food & wine e le tradizioni dei luoghi. Da ex speleologo sono ancora affascinato dal mondo sotterraneo e dall’avventura in ogni sua forma.

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