Nel cuore del parco Nazionale dei Monti Sibillini sotto uno stillicidio costante proveniente da uno sperone di roccia del sovrastante monte Zampa, è possibile guadare il fiume Tenna ossia la porta di accesso ad uno dei luoghi più suggestivi di tutta l’area.
Attraversare le Pisciarelle, così nominate, evitando i punti di maggior portata dell’acqua per non inzupparsi totalmente, è il rito di iniziazione per accedere alle Gole dell’Infernaccio: un orrido incassato tra il monte Sibilla ed il Priora dove il tempo sembra mai trascorso.
Dal comune di Montefortino in provincia di Fermo in direzione ovest verso la località di Rubbiano, dopo circa un quarto d’ora d’auto e altrettanto a piedi si arriva a questo luogo onirico e contemplativo.
Il percorso ha inizio, come abbiamo già detto, dalle Pisciarelle che seguendo il fiume Tenna sale fino ad arrivare dove la roccia forma un angusto canyon; continuerà poi a “districarsi” tra i meandri incassati nelle levigate pareti calcaree dell’orrido.
Attraversando dei ponticelli erosi dal moto delle acque, il rumore del fiume, che irruento si fa spazio tra la roccia, accompagna ogni singolo passo lungo il sentiero; con quella stessa “perseveranza” che in secoli passati lo ha fatto con pellegrini, monaci ed avventurieri che si inoltravano nell’orrido per raggiungere luoghi sacri di meditazione.
Luoghi sacri appunto, come l’eremo di San Leonardo al Volubrio ubicato sulla cima del monte Pizzo a quota 1.115 m : un centinaio di metri più in alto rispetto al versante destro del sentiero.
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Attraversata una suggestiva grotta naturale il percorso si fa più dolce e seguendo il torrente dopo meno di 1 km si arriva ad un bivio che prendendo verso destra inizia il tratto, un poco più ripido, in direzione dell’eremo.
Il sentiero sale tra un ombroso e fresco bosco di faggi e dopo un’altro chilometro si arriva alla meta che si erge a strapiombo sulle Gole dell’Infernaccio: l’eremo di San Leonardo.
L’eremo di San Leonardo al Volubrio è un antico monastero costruito nel cuore delle Gole dell’Infernaccio nel cuore dei Sibillini.
Della struttura originale resta solamente una chiesetta, ricostruita sui preesistenti resti da padre Pietro, al secolo frate cappuccino Armando Lavini, il quale a partire dagli anni ’70 intraprese l’opera di ristrutturazione in solitaria con l’uso delle proprie braccia e con sistemi di edilizia arcaici.
Tuttavia non si dispone di documentazione per poter ricostruire con esattezza tutta la storia della struttura e né conoscerne l’aspetto originale o quello assunto nelle varie ricostruzioni e restauri nel corso degli anni.
Quello che rimane dell’eremo infine, è di straordinaria bellezza. E’ l’arrivo di un percorso suggestivo in ogni suo scorcio: non c’è altro da aggiungere, se non fermarsi per contemplare il luogo.
Dalle Pisciarelle all’eremo di San Leonardo
Parcheggio Infernaccio (Google Maps)
Distanza andata e ritorno 4 km
Dislivello in salita 387 m
Difficoltà E
Ascent/Descent: 387 m 387 m
| Distance: 3.89 km |
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