Il monte Vettore, situato nell’Appenino umbro-marchigiano, con un’altitudine di 2.476 metri è il più elevato del gruppo dei monti Sibillini: non a caso il nome deriva dal latino “Vincitore” proprio per le sua altitudine rispetto alle altre montagne.
Lo spartiacque del gruppo montuoso del monte Vettore, con la sua forma a “ferro di cavallo”, è parte del confine tra Umbria e Marche.
Il massiccio da est ad ovest è composto dalle seguenti cime: Cima del Redentore che con i suoi 2.448 metri è il punto più elevato dell’ Umbria, Pizzo del Diavolo 2.410 metri, Cima del Lago 2.423 metri, Monte Vettoretto 2.032 metri, Monte Vettore che è anche il più elevato delle Marche ed infine il Monte Torrone con 2.102 metri.
Incastonato all’interno del massiccio a 1.941 metri c’è il suggestivo lago di Pilato di origine glaciale alimentato dallo scioglimento delle nevi.
Il lago di Pilato che oltre ad essere l’unico specchio d’acqua naturale delle Marche ha un’ importanza naturalistica perché al suo interno vive una specie autoctona di gambero dal colore rossastro.
I panorami che si possono scorgere dalle diverse cime del gruppo del Vettore sono molteplici e straordinari: dal punto più elevato sono visibili tutte le regioni dell’Italia centrale fino al mar Adriatico e alla vista spiccano le cime del Gran Sasso ed i Monti della Laga, il Terminillo, il Velino e la Majella;
anche cime poste a nord sul versante del mar Tirreno, in Toscana, come il monte Amiata ed il Pratomagno.
Affascinante il panorama dalla cima del Redentore sui piani di Castelluccio di Norcia: nel periodo della famosa fioritura delle lenticchie, tra fine giugno e luglio, gli scorci lasciano senza fiato.
Da alcuni punti dalla cresta del massiccio del Vettore è possibile vedere il panorama al suo interno, come fosse un anfiteatro nel quale giace, nel punto più basso, il lago di Pilato: uno scorcio che non ha eguali.
Salendo la montagna dal passo Forca di Presta, tramite il sentiero 101, ed arrivati alla sommità c’è il bivacco Tito Zilioli, ma anche un crocevia di sentieri che conducono alla vetta del Vettore verso est, alla cima del Redentore verso ovest o al lago di Pilato scendendo lo spartiacque all’interno del massiccio.
Una faglia geologica, interessata dagli ultimi eventi sismici e ben visibile dai piani di Castelluccio, fa da cintura alla parte sommitale del massiccio del Vettore.
Una leggenda che proviene dalla notte dei tempi narra che tale faglia chiamata “Sentiero delle Fate” fu creata dalle fate della Maga Sibilla.
Una notte le fate danzando con dei giovani del luogo dovettero fuggire prima che arrivasse la luce dell’alba, la quale avrebbe rivelato che sotto gli abiti non avevano gambe da bellissime giovincelle, ma zampe di capra: la loro irruenta fuga scavò nella montagna una evidente mulattiera.
Il percorso
Partenza dal passo di Forca di Presta e preso il sentiero 101 dopo circa 2,4 km si trova la croce Zilioli e dopo un 1,2 km si arriva al bivacco Zilioli dove è possibile scorgere un bellissimo panorama.
Al bivacco si è praticamente in cresta e sarà possibile, come al centro di un anfiteatro, osservare tutte le cime del massiccio ed il lago di Pilato al suo interno.
Proseguendo a destra il sentiero comincerà a risalire e dopo aver percorso circa 1,4 km salendo nella parte finale a zig zag si arriva alla vetta.
Dalla vetta il panorama è fantastico.
Si consiglia un buona preparazione fisica con equipaggiamento da escursione in montagna con abbondante scorta di acqua e crema solare.
Partenza | Forca di Presta Ⓟ |
Distanza | 10,1 km ⇔ |
Tempo | 5 h ◔ |
Dislivello in salita | 926 m ⇑ |
Dislivello in discesa | 926 m ⇓ |
Quota massima | 2.463 m ▲ |
Quota minima | 1.536 m ▼ |
Sentieri | 101 ↝ |
Difficoltà | EE |
Ascent/Descent: 957 m 957 m
| Distance: 10.08 km |
Mappa del percorso scala 1:25.000 e dati in pdf stampabile:
Si consiglia
A circa 40 minuti ai Piani di Castelluccio e poco meno dalla bellissima città Ascoli Piceno, dietro i Sibillini nei pressi del suggestivo borgo di Montemonaco, c'è in località la Cittadella l'omonimo agriturismo "La Cittadella dei monti Sibillini" totalmente immerso nel verde dove l'accoglienza ed il buon cibo sono di casa.
Nel borgo di Montemonaco, chiamato anche la perla dei Sibillini, posto a circa 980 metri di altitudine è possibile trovare ogni genere di servizio, ma anche qualche norcineria tipica dove è possibile degustare specialità del territorio.
Montemonaco è anche l'accesso principale del parco Nazionale dei monti Sibillini.
Per le vostre escursioni di trekking, ma anche uscite in kayak nel vicino lago di Gerosa è possibile contattare Sibillini Experiences, un punto di riferimento per professionalità e conoscenza del territorio.