Petra: la citta’ sacra dei Nabatei


Tempo di lettura: 4 minuti

“Grosseto, ottobre del 1989. Si sono accese le luci con ancora i titoli di coda del film Indiana Jones e l’ultima crociata, dove il protagonista, un temerario archeologo armato di frusta (Harrison Ford) dovrà ritrovare, in situazioni rocambolesche nei luoghi più disparati del pianeta, il proprio padre rapito (Sean Connery) e recuperare il Sacro Graal.

Locandina del film

Nella calca degli spettatori che si apprestavano ad uscire dal cinema, il mio pensiero, da amante di archeologia e dell’avventura, era fisso su alcuni fotogrammi di una delle tante location del film: un luogo surreale, magico, incastonato nella roccia rossa.

Scena con Petra sullo sfondo

All’epoca non esisteva ancora uno smartphone, per fortuna o no, che mi avrebbe permesso di accedere a una informazione in tempo reale, ma nei giorni a seguire scoprii il nome di quella particolare location: era Petra, la città sacra, una delle sette meraviglie del mondo.

Così trent’anni più tardi insieme alla mia Camminatrice di vita abbiamo preso un volo in direzione Amman per raggiungere la misteriosa Petra”

Petra è un sito archeologico della Giordania, posto a circa 250 chilometri a sud della capitale Amman, in un bacino tra le montagne ad Est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal Mar Morto fino al Golfo di Aqaba del mar Rosso.

Il sito ha antiche origini edomite e poi successivamente fu la capitale dei Nabatei, popolo di guerrieri ma anche di grandi commercianti, che si inoltravano fino al mar Mediterraneo tramite le tante rotte commerciali.

Con la decadenza dei commerci e catastrofi naturali, nell’VIII secolo circa, Petra perse la sua importanza storica e commerciale, fino a quando nel 1812, l’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt la fece conoscere al resto del mondo.

Suggestivo è il canyon che a serpentina conduce fino al tempio totalmente scolpito nella roccia rossa: questa visione improvvisa ci ha lasciati a bocca aperta per diversi minuti.

Le facciate monumentali, per la maggior parte templi e sepolcri, costituiscono il parco nazionale archeologico dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1985.

Petra nel 2007 è stata dichiarata una delle Sette Meraviglie del mondo moderno.

800 scalini per arrivare al Tesoro, il monastero di Al Deir

Al Deir, chiamato il monastero, è l’edificio più emblematico dell’antica città di Petra, ed è completamente scolpito nella roccia: è alto circa 40 metri per una larghezza di 45, dove alla sommità è scolpita un’urna funeraria gigante.

Molto probabilmente fu costruto come rito funerario del re nabateo Obodas I nel 96 a.C.

In epoche successive l’edificio fu abitato dai cristiani come monastero, ed oggi, è possibile giungere per poterlo ammirare nella sua maestosità, salendo un sentiero composto da circa 800 gradini di roccia a prova di gamba allenata.

Arrivati alla cima l’emozione che si prova ci ha ripagato per la faticata dell’irta ascesa: il luogo è davvero magico.

Al Deir chiamato il Tesoro, scolpito con maestria nella montagna, ci ha lasciato frastornati in un delirio onirico. Un opera degna del soprannome che porta. Lasciateci qui!

Camminatori Anonimi

Il percorso

Distanza 5,4 km (solo andata)

Salita 250 m 

Discesa 224 m 

Punto più alto 1.080 m 

Punto più basso 862 m

Difficoltà T/E

Newsletter
Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato sui nuovi post. In omaggio una guida digitale e l’accesso a tutte le tracce dei percorsi.
icon

Una risposta a “Petra: la citta’ sacra dei Nabatei”

Rispondi

Iscriviti per rimanere aggiornato sui nuovi articoli, per accedere alle guide digitali ed alle tracce dei percorsi

OutdoorActive