Tre giorni verso la fine del Mondo, tra pioggia torrenziale, vento e, poi finalmente, il sole.
L’arrivo nella città di Santiago de Compostela segna la fine del “Cammino” di tipo religioso. Molti pellegrini, però, preferiscono prima di partire ed abbandonare la Spagna prolungare di alcuni giorni la propria permanenza nella verdeggiante e misteriosa Galizia per percorrere e raggiungere Capo Fisterra.
Il cammino verso Capo Finisterre, ovvero “fine della terra”, è un cammino diverso, certamente pagano, ma che ci permette di continuare ad ammirare paesaggi, spiagge e posti bellissimi della costa galiziana.
La tradizione tramandata nei secoli dagli antichi pellegrini medievali vuole che dopo aver raggiunto la città di Santiago ed aver pregato sulla tomba del santo apostolo di Gesù, dopo essersi purificati con il bagno nelle gelide acque dell’Oceano Atlantico e dopo aver aver bruciato i vestiti indossati durante il cammino o parti di essi si assista al tramonto nel punto più estremo della costa europea, a Finisterre.
Per il pellegrino il punto più estremo è il luogo dov’è collocato il faro di Finisterre e la pietra miliare del “chilometro zero” del cammino di Santiago de Compostela.
conchiglia e certificazione
Finisterre è il luogo dove gli antichi pellegrini medievali raccoglievano sulla sue spiagge la famosa “Conchiglia di Santiago” o “Concha de Santiago” per testimoniare a se stessi e dimostrare al mondo d’aver percorso per intero “El Camino de Santiago”.
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Per i pellegrini che da Santiago de Compostela fino a Finisterre hanno continuato a raccogliere i timbri è possibile ritirare presso la casa municipale o presso l’albergue de Fisterra l’ultima certificazione del “Cammino” chiamata “La Fisterrana”.
“La Fisterrana” è la certificazione di aver percorso il cammino da Santiago fino a all’oceano ed aver raggiunto “la fine del mondo”.
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