I Camminatori Anonimi

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Tempo di lettura: 2 minuti

Poeti, letterati da sempre hanno affrontato il tema del viaggio.

Il viaggiare a piedi potrebbe essere la nuova chiave che spiega tutto questo interesse all’argomento.

Una chiave moderna ed antichissima. 

Il viaggio è una delle metafore più presenti nell’immaginario collettivo occidentale: la vita intesa come un cammino o pellegrinaggio

A tal proposito, nel corso della storia, questo tema ha assunto significati diversi.

Nella mitologia Enea ed Ulisse sono dei viaggiatori dalle gesta eroiche, in grado di compiere imprese sorprendenti. 

I Camminatori Anonimi
Il Pellegrino

Nel Medioevo il pellegrino è la figura prevalente ed è colui che si mette in viaggio per espiare dei peccati.. una fuga per raggiungere la perfezione morale.

Nel ‘900 si ha un’evoluzione simbolica del viaggio dove l’uomo è alla ricerca di sè, e di conseguenza il viaggio assume un carattere intimistico, interiore… visionario.

Il viaggiare a piedi riassume tutti questi intenti. 

L’ Uomo per sua stessa natura è un viandante nell’anima e nel Mondo.

L’avvento della tecnologia ha contribuito ad una ulteriore perdita di identità dell’essere umano.

Non siamo più sui livelli pirandelliani dell’ Uno Nessuno e Centomila, dove  l’ IO era ben determinato; c’è una brama di assomigliare a un qualcuno e di conseguenza fare quello che fanno gli altri: pensiamo di concentrarci su noi stessi ma ci stiamo perdendo di vista! 

Camminatori Anonimi incarnano tutti coloro che hanno scelto di essere liberi e di riappropriarsi del loro spazio sia fisico che mentale nel mondo.

Ogni viaggio a piedi, breve o lungo che sia, sarà una Ri-conquista  di se stessi in uno spazio infinito di colori, profumi e sapori.

Sinergie di emozioni finalmente riaffiorate.

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