Quando la voglia di Appennino va crescendo, per noi che viviamo nella Maremma toscana, c’è una via che percorsa in tre ore di auto in direzione nord, conduce tra le sue dolci ed altissime pendici.
Attraversato il centro urbano di Lucca si entra in Garfagnana e, lasciato alle spalle le aspre Alpi Apuane, dopo il borgo di Pieve Fosciana inizia una terrificante salita verso il valico di San Pellegrino in Alpe.
Agli impavidi ciclisti che decidono di affrontare la salita di San Pellegrino, dove le pendenze superano anche il 20% ed il Giro d’Italia è passato tre volte, verrà rilasciata una certificazione per l’avvenuta impresa, ritirabile presso uno spaccio ubicato nel piccolo borgo omonimo.
Attraversato il valico si scende verso il passo delle Radici, ossia si abbandona la Toscana per entrare in Emilia Romagna in provincia di Modena.
Oramai è del tempo che frequentiamo questa zona dove la maggior parte dei luoghi hanno un toponimo che finisce per “pelago” come Pievepelago, Sant’Annapelago, Sant’Andreapelago, perchè ubicati nella valle del Pelago, attraversata dai corsi del Rio Perticara e del torrente Scoltenna.
Non a caso la parola “pelago” ha origini come “vasta estesa di acqua” o come i “pelagi”, antichi navigatori provenienti dalle isole del mar Mediterraneo: l’origine del nome in queste valli dell’Appennino sicuramente è da attribuire proprio per la presenza di un grande bacino idrico.
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Da alcuni giorni è entrata la primavera ed i primi Crocus ed Anemoni colorano dal blu al viola il manto di foglie secche della stagione appena passata.
Le cime dell’Appennino, ancora con un cappello di neve candida, si stanno spogliando lentamente per poi vestirsi di un abito più verde e floreale.
Dal grazioso borgo di Pievepelago, ubicato poco più a nord dal borgo di Fiumalbo posto alle pendici dell’Abetone, partono una serie di percorsi ad anello che compongono una rete di ben oltre 40 km, che si estendono all’interno del suo comune da una quota di 780 m ai 1.480 m: sono i sentieri della Rosa Canina.
Alcuni anni fa un gruppo di amici, grazie alla sensibilità per il proprio territorio, cominciarono a ristrutturare antichi luoghi abbandonati ricollegandoli tramite le antiche vie che vi conducevano.
Quelle antiche vie gli abitanti del luogo, così come i viandanti, pastori, boscaioli e briganti, le percorrevano per i loro affari: un grande traffico di genti avvalorato anche dal passaggio nell’area di Pieve Pelago della Via Vandelli (vedi articolo), la grande opera di comunicazione militare e commerciale costruita nella prima metà del 1700 che collegava il Ducato di Modena con quello di Massa in Toscana.
Ad oggi quelle antiche tracce semi scomparse nel tempo, sono tornate ad essere percorribili con una segnaletica dai colori bianco ed azzurro simboleggiata dalla Rosa Canina, quella rosa spontanea dalle bacche rosse che ne è ricco il territorio.
Gli escursionisti che decideranno di intraprendere i percorsi della Rosa Canina si troveranno in una natura incontaminata e carica di storia, accompagnati sempre dallo sguardo vigile del gigante dell’appennino che da est domina tutte le vallate: il monte Cimone (vedi articolo).
La mappa dei sentieri
Di seguito la mappa dei sentieri e dei percorsi ad anello che compongono la rete dei sentieri della Rosa Canina.
I percorsi sono classificabili con livello di difficoltà E (Escursionistica), quindi è richiesto un abbigliamento idoneo e calzature da trekking.
I sentieri
CHIESE E BRIGANTI
Partenza: da Tagliole, zona Campo Sportivo
da S. Annapelago, Loc. Torre, Via Borracce
Lunghezza Km. 12 – tempo di percorrenza 4 ore circa – dislivello in salita m. 300 circa – difficoltà E
SENTIERO DEI DUE PONTI
Partenza: Pievepelago, Parcheggio della Piscina Comunale – Via Matilde di Canossa nei pressi del ponte sullo Scoltenna
Lunghezza Km. 7,5 – tempo di percorrenza 3 ore circa – dislivello in salita m. 500 circa – difficoltà E
IL SENTIERO DELLA GROTTACCIA
Partenza: Casoni di S. Andreapelago
Lunghezza Km. 5 circa – tempo di percorrenza 2 ore circa – dislivello in salita m. 350 circa – difficoltà E
I percorsi ad anello
1) ANELLO DI TAGLIOLE: TAGLIOLE – CASA PARETTO – RONCONGLIONE – TAGLIOLE
Lunghezza Km. 8 – tempo di percorrenza ore 3,15 circa
2) ANELLO DI MONTICELLO: MONTICELLO – VACCHERECCIE – RONCOGLIONE – CASA PARETTO – MONTICELLO
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Lunghezza km. 10,200 – tempo di percorrenza ore 3,40 circa – dislivello in salita m. 450 circa
3) GRANDE ANELLO DEL MONTE NUDA : S. ANNA – MONTICELLO – CASA PARETTO – TAGLIOLE – RONCOGLIONE – S. ANNA
Lunghezza Km. 21 circa – tempo di percorrenza ore 7,30 circa – dislivello in salita m. 800
4) PIEVEPELAGO – TERMINE – BIVIO CASINA – PIEVEPELAGO
Lunghezza Km 5,5 – tempo di percorrenza ore 2,30 – dislivello in salita m. 260
5) PIEVEPELAGO – FOSSO DI CAMPITELLO – ROCCAPELAGO – PIEVEPELAGO
Lunghezza km. 10,800 – tempo di percorrenza ore 3,45 – dislivello in salita m. 350
6) PIEVEPELAGO – FOSSO DI CAMPITELLO – ROCCAPELAGO – CASONI – S. ANDREA – PIEVEPELAGO
Lunghezza km. 13,200 – tempo di percorrenza ore 5 – dislivello in salita m. 600
7) PIEVEPELAGO – ROCCAPELAGO – CASONI – S. ANDREA – PIEVEPELAGO
Lunghezza km. 7,80 – tempo di percorrenza ore 3,30
8) ANELLO DEL MONTE ROCCA: CASONI – VIA VANDELLI – RONCOVECCHIO – ROCCAPELAGO – CASONI
Lunghezza km. 11,00 – tempo di percorrenza ore 4 – dislivello in salita m. 400
Il pieghevole dal sito ufficiale con la descrizione dei percorsi:
Dove dormire
Durante la nostra permanenza abbiamo fatto base logistica presso il B&B Alle Betulle a Pievepelago.
Un rifugio ecosostenibile dove la simpatia e la cortesia di Federica ed Anselmo vi assisteranno durante il soggiorno.
B&B Alle Betulle (Google Maps)
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