Monte Amiata: Un Tesoro Naturale Toscano in Ogni Stagione
Il Monte Amiata, con i suoi 1.738 metri, domina il paesaggio della Toscana meridionale, sorgendo maestoso tra la Maremma Grossetana e la provincia di Siena.
Un antico vulcano ormai spento, il più alto della regione, che conserva ancora la sua energia sotto forma di paesaggi mozzafiato e una straordinaria biodiversità, rendendolo una meta ideale per gli amanti del trekking e della natura, in ogni stagione dell’anno.
La Primavera: Un Tripudio di Colori e Vita
Durante la primavera, il Monte Amiata si trasforma in una tavolozza naturale di colori.
I prati si riempiono di fiori selvatici che sbocciano tra la vegetazione rigogliosa, creando un’esplosione di vita e colori.
Le temperature miti e il clima piacevole rendono questa stagione perfetta per lunghe passeggiate immerse in una natura che si risveglia.
I sentieri che attraversano le aree boschive, molti dei quali facili e adatti a tutti, offrono un’ottima opportunità per esplorare la montagna in modo sostenibile e godere della tranquillità che solo la natura sa offrire.
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L’Autunno: Foliage, Castagne e Porcini
Se la primavera sorprende con la sua vitalità, l’autunno sull’Amiata incanta con i suoi scenari dorati e rossastri.
Il fenomeno del “foliage” trasforma le foreste di faggi e castagni in un quadro vivente, dove i colori autunnali si mescolano con il profumo di castagne e funghi porcini.
Lungo i sentieri, è facile incontrare raccoglitori di funghi e castagne, e nelle numerose locande della montagna si possono gustare piatti tipici a base di questi prodotti stagionali, trasformando ogni escursione in un’esperienza sensoriale unica.
La Faggeta del Monte Amiata: Un Gioiello Naturale d’Europa
Uno degli aspetti più affascinanti del Monte Amiata è la presenza della faggeta più vasta d’Europa.
Questo straordinario patrimonio naturale offre ai visitatori un rifugio ombroso durante i mesi estivi, quando le temperature nelle pianure toscane possono diventare soffocanti.
I sentieri che attraversano la faggeta sono ideali per escursioni di ogni livello, offrendo la possibilità di camminare all’ombra di imponenti alberi secolari e godere della frescura anche nelle giornate più calde.
Questo ambiente resta magico anche d’inverno, quando la neve ricopre gli alberi, trasformando la foresta in un paesaggio da favola.
L’Inverno: La Magia della Neve e le Attività all’Aperto
L’inverno sul Monte Amiata porta con sé un’atmosfera speciale.
Nonostante le nevicate non siano più abbondanti come in passato, quando la montagna si veste di bianco, diventa una destinazione irresistibile per chi ama la neve.
Le piste da sci, i percorsi per snowboarder e gli spazi dedicati agli slittini richiamano una folla eterogenea: dai nostalgici sciatori, agli appassionati di snowboard, fino ai più improvvisati e spericolati in slittino.
Prati come quello delle Macinaie e della Contessa si riempiono di famiglie e gruppi di amici che si divertono tra battaglie a palle di neve e fotografie ricordo.
Per chi cerca un’esperienza più avventurosa, c’è la possibilità di raggiungere la vetta del monte, dove si erge la maestosa croce in acciaio.
I più coraggiosi scelgono di salire a piedi, affrontando un percorso suggestivo che si inerpica lungo i margini delle piste da sci.
Un Ricordo d’Infanzia: Quando la Neve Era Abbondante
“Ogni volta che vedo l’Amiata innevato, mi tornano in mente i ricordi d’infanzia,” racconta un appassionato escursionista.
“Negli anni ’70, la neve copriva la montagna con uno strato soffice e spesso. Noi arrivavamo dalla costa della Maremma e, con le camere d’aria al posto degli slittini, ci lanciavamo giù per i pendii, terrorizzando bonariamente gli sciatori in sgargianti salopette.”
Oggi, anche se la neve è meno abbondante rispetto al passato, l’atmosfera di festa rimane intatta.
Le famiglie si radunano per godere delle giornate innevate, e anche chi non scia trova il modo di divertirsi esplorando i sentieri con le ciaspole o semplicemente rilassandosi tra la natura.
L’Esperienza Unica delle Ciaspolate
Uno degli aspetti più piacevoli delle escursioni invernali sul Monte Amiata è la possibilità di ciaspolare lungo i sentieri innevati.
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Chi ama la tranquillità della montagna d’inverno trova in queste passeggiate un vero e proprio momento di connessione con la natura, lontano dalla folla.
Nonostante la crescente popolarità delle ciaspole, capita spesso di trovarsi soli lungo i percorsi, circondati solo dal silenzio della neve che copre la foresta. Un’esperienza che riesce a trasmettere la magia e la serenità della montagna.
Il percorso ad anello dal Prato delle Macinaie
Sono diversi i percorsi da fare con le ciaspole ed in questa occasione, abbiamo ciaspolato per un percorso ad anello che inizia da Prato delle Macinaie a quota 1.368 m.
Prato delle Macinaie è uno dei luoghi principali da dove partono gli impianti di risalita, e sono presenti alcuni servizi, ristori ed hotel.
E’ raggiungibile da Castel del Piano con la provinciale SP37, da sud percorrendo la provinciale delle Macinaie SP47 passando da Prato della Contessa, da nord sempre con la SP37 proveniente da Abbadia San Salvatore e Vivo D’Orcia.
Dall’incrocio davanti all’Hotel “Le Macinaie” andando a destra per 100 m in prossimità dove la strada fa una curva a sinistra, c’è un’area ristoro fra gli abeti da dove inizia il sentiero 647.
Il sentiero 647 corrisponde anche ad un tratto della prima tappa della Via Vetta-Mare, uno fantastico trekking di più giorni, che dalla vetta del monte Amiata, raggiunge il promontorio dell’Argentario.
Il sentiero tendenzialmente va in direzione ovest e dopo circa 1,4 km a quota 1.241 m, va ad incrociare la strada provinciale asfaltata, a circa 200 m più a nord dalla Madonna del Camicione, un’area pic-nic, dove in assenza di neve, è possibile cucinare del buon cibo alla brace su griglie in loco.
Attraversato l’asfalto della SP47, per sicurezza vi invitiamo a togliere le ciaspole, dopo qualche decina di metri si riprende il sentiero 601 dando inizio alla fase di ritorno.
Dopo circa 1 km una deviazione a destra farà prendere il sentiero 646, che salendo, dopo 1 km, conduce alla fine della ciaspolata al Prato delle Macinaie.
L’escursione non presenta particolari difficoltà se non quello di seguire la traccia di chi è passato precedentemente, ma comunque consigliamo vivamente di utilizzare un dispositivo gps o una app dedicata con lo smartphone.
Leggi anche come scegliere le ciaspole e come utilizzare le tracce di un percorso sul proprio smartphone
A Prato delle Macinaie, se non si è provvisti di ciaspole proprie, è possibile noleggiarle presso il servizio ubicato nella struttura del “Rifugio Vetta”.
Buona ciaspolata.
Partenza | Prato delle Macinaie Ⓟ |
Distanza | 3,4 km ⇔ |
Tempo | 1,30 h ◔ |
Dislivello in salita | 152 m ⇑ |
Dislivello in discesa | 152 m ⇓ |
Quota massima | 1.373 m ▲ |
Quota minima | 1.236 m ▼ |
Sentieri | 647 (VM), 601, 646 ↝ |
Difficoltà | E ❆ (utilizzo di ciaspole) |
Ascent/Descent: 152 m 152 m
| Distance: 3.44 km |
Mappa in pdf con qr-code per attivare la traccia gpx:
Traccia gpx da caricare su un dispositivo gps/smartphone:
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